Capitolo 20 - Un grande risveglio religioso- Parte 03
Non avete mai letto: Dalla bocca de’ fanciulli e de’ lattanti, hai tratto lode?” Matteo 21:8-16. Allo stesso modo, Dio si servì dei bambini per annunciare il messaggio della seconda venuta del Messia. La Parola di Dio doveva adempiersi e così l’annuncio del ritorno del Signore fu udito da ogni nazione, tribù, lingua e popolo.
William Miller e i suoi collaboratori furono incaricati di diffondere il messaggio in America. Questo paese diventò il centro del movimento avventista.
Fu là che la profezia del messaggio del primo angelo si adempì con maggiore facilità. Gli scritti di Miller e dei suoi collaboratori furono inviati fin nelle più remote parti del mondo. Vicino e lontano echeggiò il messaggio dell’“evangelo eterno“: “Temete Iddio e dategli gloria, poiché l’ora del suo giudizio è venuta!” La spiegazione delle profezie, che sembravano indicare la venuta del Signore per la primavera del 1844, provocò una profonda impressione nella mente delle persone, per cui il messaggio passando da uno stato all’altro suscitava ovunque un vivo e profondo interesse. Molti si convincevano dell’esattezza degli argomenti relativi ai periodi profetici e, sacrificando le idee preconcette, accettavano con gioia la verità. Alcuni pastori, abbandonando le proprie idee settarie e i propri sentimenti personali, lasciavano le loro chiese, rinunciavano al salario e si univano a coloro che proclamarono l’avvento di Gesù. Comunque erano relativamente pochi i pastori che accettavano il messaggio. Esso, perciò, venne affidato principalmente a semplici laici. Anche se gli agricoltori abbandonavano i campi, i meccanici deponevano gli arnesi, i commercianti non si occupavano più delle loro merci e i professionisti rinunciavano alla loro posizione, il numero dei messaggeri era ancora esiguo, se messo in rapporto con l’opera che doveva essere compiuta.
La condizione di una chiesa fredda e di un mondo immerso nelle tenebre spirituali pesavano sul cuore delle vere sentinelle che affrontavano fatiche, privazioni e sofferenze pur di poter invitare gli uomini al pentimento e alla salvezza. Sebbene ostacolata da Satana, l’opera continuò e la verità avventista fu accettata da migliaia di persone.
Membri di chiesa e gente comune erano esortati a prepararsi per il giudizio. Come Giovanni Battista, precursore di Gesù, i predicatori mettevano “la scure alla radice dell’albero” ed esortavano ognuno a portare “frutti degni del ravvedimento”. I loro vibranti appelli erano in stridente contrasto con le parole di “pace e sicurezza” che echeggiavano dall’alto dei pulpiti e ovunque veniva diffuso il messaggio, la gente ne era scossa. La semplice e diretta testimonianza delle Scritture, accompagnata dalla potenza dello Spirito Santo, aveva una tale potenza di convinzione che pochi le resistevano. I cristiani di nome, scossi dal loro stato di presunta sicurezza, si rendevano conto delle proprie trasgressioni, della propria mondanità e incredulità, del proprio orgoglio ed egoismo. Molti cercavano il Signore, profondamente pentiti e con umiltà. Gli affetti, che per lungo tempo si erano accentrati su realtà terrene, ora erano rivolti verso il cielo. Lo Spirito di Dio era presente in loro ed essi, con il cuore commosso, gridavano: “Temete Iddio e dategli gloria, poiché l’ora del suo giudizio è venuta”.
I peccatori, con le lacrime agli occhi, chiedevano: “Che dobbiamo fare per essere salvati?” Coloro la cui vita era stata caratterizzata dalla disonestà, ora erano ansiosi di riparare i danni arrecati. Tutti quelli che avevano trovato la pace nel Cristo, desideravano vedere altri condividere le loro stesse0 benedizioni. I cuori dei genitori si volgevano versi i figli e i cuori dei figli si volgevano verso i genitori. Le barriere dell’orgoglio e della riservatezza cadevano l’una dopo l’altra; si udivano confessioni spontanee e i membri della famiglia si impegnavano in vista della salvezza dei propri congiunti. Si udivano spesso fervide preghiere, mentre ovunque si notavano uomini, profondamente angosciati, che si rivolgevano a Dio. Molti trascorrevano l’intera notte in preghiera per avere la certezza del perdono dei loro peccati e per implorare la conversione di parenti e vicini.
Alle riunioni degli avventisti partecipavano persone di ogni ceto sociale: ricchi e poveri, grandi e piccoli, erano tutti ansiosi di udire annunciare direttamente il ritorno del Cristo. Il Signore teneva a freno gli oppositori, mentre i suoi servitori spiegavano le ragioni della loro fede. Talvolta i messaggeri erano deboli strumenti ma lo Spirito di Dio dava potenza alla verità. In quegli incontri si sentiva la presenza dei santi angeli e molta gente si univa quotidianamente alla schiera dei credenti. Quando venivano presentati gli argomenti, che mettevano in evidenza l’imminenza dell’avvento di Cristo, le folle ascoltavano le solenni parole in assoluto silenzio. Il cielo sembrava avvicinarsi alla terra e la potenza di Dio si faceva sentire su tutti, giovani e vecchi. Le persone tornavano a casa con parole di ringraziamento, facendo risuonare il silenzio della notte con lieti canti. Nessun partecipante a quelle riunioni potrà mai dimenticare quei momenti.
La proclamazione di una data precisa per il ritorno di Gesù Cristo suscitò una forte opposizione da parte di tutte le classi sociali: dal pastore sul pulpito al più abietto dei peccatori. Si adempi, così, la parola profetica: “…negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni, i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov’è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione”. 2 Pietro 3:3, 4. Molti che dicevano di amare il Salvatore, affermavano di non avere nulla contro la dottrina del secondo avvento, ma di opporsi all’idea di fissare una data. Però Dio leggeva nei cuori: essi non volevano sentir parlare del ritorno del Cristo che veniva per giudicare il mondo con giustizia. Essendo stati servitori infedeli, le loro opere non avrebbero potuto sostenere l’esame di un Dio che scruta i cuori e quindi avevano paura di incontrarsi con il Signore. Come gli ebrei, al primo avvento di Gesù, essi non erano pronti per il suo ritorno. Non solo rifiutavano di ascoltare le chiare affermazioni bibliche, ma schernivano coloro che aspettavano il Maestro. Satana e i suoi angeli esultavano e accusavano il Cristo, con i suoi angeli, di avere un popolo che dimostrava di non desiderare il suo ritorno.
“Nessuno sa il giorno e l’ora“: era l’argomento che sempre più spesso veniva adottato da quanti rigettavano la fede nell’avvento. La Scrittura dice: “Ma quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo”. Matteo 24:36.
Coloro che aspettavano il ritorno di Cristo, davano una precisa e convincente spiegazione di questo passo e mettevano in evidenza l’uso sbagliato che ne facevano gli oppositori. Queste parole furono pronunciate da Gesù nella sua memorabile conversazione con i discepoli sul monte degli Ulivi, dopo che egli ebbe lasciato il tempio per l’ultima volta. I discepoli gli avevano chiesto: “Quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?” Gesù indicò loro dei segni, e aggiunse: “…quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte”. Matteo 24:33. Non si deve cercare di annullare una dichiarazione del Signore con un’altra. Sebbene nessuno sappia il giorno e l’ora della sua venuta, noi siamo tenuti a renderci conto della sua imminenza. Siamo inoltre esortati a non trascurare i suoi avvertimenti, perché ignorare volontariamente l’approssimarsi del suo avvento sarebbe per noi fatale come per i contemporanei di Noè, che non vollero credere all’imminenza del diluvio. Nello stesso capitolo, la parabola sottolinea il contrasto fra il servitore fedele e quello infedele, mette in evidenza la sorte di chi dice in cuor suo: “Il mio Signore tarda a venire” e rivela in che modo il Cristo darà la retribuzione a quanti saranno trovati vigilanti, intenti ad annunciare la sua venuta e a quelli che invece la negano. “Vegliate, dunque” raccomanda; poi aggiunge: “Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato!” Matteo 24:46. “…Se tu non vegli, io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te”. Apocalisse 3:3.
Paolo parla di una categoria di persone che saranno colte alla sprovvista quando il Signore verrà. “…Il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso… e non scamperanno affatto”. Quindi egli dice a quanti avranno tenuto conto dell’avvertimento del Salvatore: “Ma voi fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro; poiché voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre”. 1 Tessalonicesi 5:3-5.
Le Sacre Scritture non autorizzavano nessuno a ignorare l’imminenza dell’avvento del Cristo. Coloro che cercavano un pretesto per rigettare la verità, non ascoltavano questa spiegazione; mentre gli schernitori, fra i quali purtroppo c’erano anche dei pastori, continuavano a dire: “Nessuno conosce né il giorno, né l’ora”. Quando la gente cominciava a risvegliarsi dal suo torpore, i capi religiosi offuscavano la verità, cercando di placare i loro timori con un’errata interpretazione della Parola di Dio. Le sentinelle infedeli si univano all’opera del grande seduttore, gridando: “Pace! pace!”, mentre Dio non aveva parlato di pace. Come i farisei al tempo di Gesù, molti non solo2 rifiutavano di entrare nel regno dei cieli, ma ostacolavano quanti intendevano entrarvi. Dio chiederà conto a loro della morte di questi uomini.
Nelle chiese, generalmente, i primi ad accettare il messaggio erano i più umili e i più devoti. Coloro che studiavano la Bibbia da soli non potevano fare a meno di notare il carattere antiscritturale delle idee popolari riguardanti le profezie; se la gente non si lasciava dominare dall’influsso del clero e studiava la Parola di Dio, la dottrina avventista, esaminata alla luce delle Scritture, risultava convalidata dall’autorità divina.
Molti erano perseguitati dai propri fratelli increduli. Alcuni, per conservare il loro posto nella chiesa, tacevano e non dicevano nulla della loro speranza; altri, però, erano persuasi che se avessero nascosto la verità, non sarebbero stati fedeli al messaggio che Dio aveva affidato loro. Molti furono espulsi dalla chiesa per la semplice ragione che credevano nell’avvento del Cristo. Per chi subì queste prove, furono particolarmente preziose le parole del profeta: “…I vostri fratelli che vi odiano e vi scacciano a motivo del mio nome, dicono: “Si mostri l’Eterno nella sua gloria, onde possiam mirare la vostra gioia!” Ma essi saranno confusi”. Isaia 66:5.
Gli angeli di Dio seguivano con vivo interesse il risultato dell’avvertimento e quando si notava un rifiuto totale del messaggio da parte della chiesa, si ritiravano rattristati. Molta gente, però, non era stata ancora messa alla prova circa la verità avventista. Molti, infatti, erano stati sviati o dalle mogli o dai mariti o dai genitori o dai figli ed erano stati indotti a credere che fosse peccato perfino ascoltare le eresie degli avventisti. Gli angeli erano incaricati di vegliare con cura su queste anime, tanto più che una nuova luce, emanata dal trono di Dio, stava per risplendere su loro.
I fedeli che avevano accettato il messaggio aspettavano con vivo interesse la venuta del Salvatore. Ritenevano prossimo il momento in cui si sarebbero incontrati con lui e vedevano avvicinarsi l’ora, così attesa, con calma e solennità. Godevano di una serena comunione con Dio, pegno di quella pace che avrebbero conosciuto nell’eternità. Coloro che sperimentarono questa speranza e questa certezza non dimenticheranno mai quelle preziose ore di attesa. Nel corso delle settimane che precedettero la data stabilita, le abitazioni abituali furono quasi del tutto abbandonate. I sinceri credenti esaminavano con cura ogni pensiero e ogni emozione dei propri cuori come se si trovassero in punto di morte. Nessuno, però, confezionò “abiti per l’ascensione”14 ma tutti sentirono il bisogno di essere pronti per l’incontro con il Salvatore. I loro abiti bianchi non erano altro che la purezza dello spirito e una vita liberata dal peccato mediante il sangue del Cristo. Voglia Dio che ancora oggi coloro che si professano suo popolo, abbiano lo stesso desiderio di esaminare la propria coscienza, lo stesso fervore, la stessa fede! Se essi si umiliassero nei confronti del Signore e innalzassero le loro preghiere fino al trono della grazia, godrebbero di una vita spirituale più profonda e più ricca.
La preghiera e la vera convinzione del peccato sono troppo rare e la mancanza di una vera fede priva molti di quella grazia che il nostro Salvatore offre e assicura a chi la ricerca sinceramente. Dio aveva voluto mettere alla prova il suo popolo. Non aveva rivelato l’errore nel calcolo dei periodi profetici. Di questo errore non si accorsero né gli avventisti né i loro avversari.
Essi dicevano: “Il vostro calcolo dei periodi profetici è esatto; qualche grande evento sta per avvenire, ma non si tratta di quello che il signor Miller predice: si tratta della conversione del mondo e non del secondo avvento di Cristo”. Il tempo passò e il Cristo non apparve per liberare il suo popolo. Coloro che con fede sincera avevano aspettato il loro amato Salvatore provarono un’amara delusione. Comunque, i piani di Dio si adempirono ugualmente.
Egli metteva alla prova i cuori di quanti affermavano di aspettare la sua venuta. Molti erano stati motivati solo dalla paura. La loro professione di fede non aveva cambiato né il loro cuore né la loro vita. Quando l’atteso evento non si verificò, queste persone affermarono di non essere affatto deluse, perché in realtà non avevano mai creduto che il Cristo sarebbe venuto. Esse furono le prime a disprezzare il dolore provato dai veri credenti.
Gesù e l’intera schiera celeste guardarono con affetto a simpatia i fedeli così duramente provati e delusi. Se il velo che separava il visibile dall’invisibile fosse stato sollevato, si sarebbero visti gli angeli avvicinarsi a quegli uomini sinceri e proteggerli contro gli attacchi di Satana.