Capitolo 32 - Le insidie di Satana - Parte 02
Fra i metodi più pericolosi del grande seduttore, ci sono gli insegnamenti errati e i falsi prodigi dello spiritismo. Travestito da “angelo di luce”, tende le sue trappole proprio quando meno lo si aspetta. Se gli uomini studiassero il Libro di Dio con preghiere ferventi, potrebbero comprenderlo e sarebbero in grado di riconoscere le false dottrine. Ma respingendo la verità, finiscono per cadere vittime degli inganni.
Un’altra dottrina pericolosa è quella che nega la divinità del Cristo e la sua esistenza prima dell’incarnazione. Questa teoria è accolta favorevolmente da molti che professano di credere nella Bibbia anche se contraddice esplicitamente le più chiare affermazioni del nostro Salvatore circa la sua relazione con il Padre, la sua natura divina e la sua preesistenza. Non la si può sostenere senza travisare arbitrariamente le Sacre Scritture. Tale dottrina non solo sminuisce il valore dell’opera della redenzione agli occhi degli uomini, ma mina la fede nella Bibbia come rivelazione di Dio. Quest’ultimo fatto la rende ancora più pericolosa e più difficile da confutare in quanto, se gli uomini respingono la testimonianza delle Scritture ispirate in relazione alla divinità del Cristo, è inutile discutere di questo tema con loro; nessuna argomentazione, per quanto valida possa essere, potrebbe convincerli. “Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente”.
1 Corinzi 2:14. Nessuno, fra coloro che accettano questo errore, può avere la2 giusta concezione della natura e della missione del Cristo e del grande piano di Dio per la redenzione dell’uomo.
Un altro errore sottile e pericoloso consiste nella diffusa credenza che Satana non esista come essere personale e nell’idea che le Sacre Scritture usino il suo nome solo per simboleggiare i pensieri e i desideri malvagi degli uomini.
L’insegnamento così diffuso nel mondo cristiano, secondo cui il ritorno del Cristo in realtà avviene alla morte di ogni persona, è anch’esso un inganno destinato a distogliere la mente degli uomini dalla sua venuta personale sulle nuvole del cielo. Da anni Satana ripete: “…eccolo, è nelle stanze interne…” (Matteo 24:23-26) e molti vi hanno creduto.
La saggezza terrena pretende, inoltre, che la preghiera non sia essenziale.
Uomini di scienza insegnano che non esiste l’esaudimento delle nostre preghiere perché questo rappresenterebbe una violazione alle leggi della natura, un miracolo quindi, e i miracoli non esistono. L’universo, essi affermano, è governato da princìpi immutabili e Dio non può far nulla che sia contrario a queste leggi. Essi presentano Dio limitato dalla sua stessa legge, come se l’applicazione di queste norme divine escludesse la libertà di Dio. Gesù e gli apostoli non hanno forse fatto dei miracoli? Lo stesso misericordioso Salvatore non è forse vivo e pronto ad ascoltare la preghiera della fede come lo era quando camminava fra gli uomini? Il mondo naturale collabora con il mondo soprannaturale. Rientra nel piano di Dio accordarci, in risposta alla preghiera della fede, quello che non otterremmo se non lo avessimo domandato.
Ci sono molte false dottrine e idee fantasiose che si introducono nelle chiese cristiane. È impossibile poter valutare le conseguenze negative che derivano dalla rimozione di una sola pietra miliare stabilita dalla Parola di Dio.
Pochi sono coloro che si accontentano di rigettare una singola verità: la maggior parte continua a rimuovere l’uno dopo l’altro i princìpi della verità, giungendo così a perdere la fede.
Gli errori della teologia popolare hanno condotto allo scetticismo molti di coloro che avrebbero potuto credere nelle Scritture. Incapaci di accettare dottrine che offendono il loro senso di giustizia, di misericordia e di bontà e che vengono fatte passare per insegnamenti biblici, molti rifiutano di accettare la Bibbia come Parola di Dio.
È questo lo scopo che Satana si prefigge. Nulla gli sta più a cuore quanto distruggere la fiducia in Dio e nella sua Parola. Egli guida un grande esercito di dubbiosi e agisce con tutte le sue forze per attirare gli uomini dalla sua parte.
Oggi è di moda dubitare. C’è una vasta categoria di persone che nutre una certa sfiducia nei confronti della Parola di Dio e dalla quale si allontana perché, come il suo Autore, essa rimprovera e condanna il peccato. Coloro che non intendono ubbidire alle sue esigenze vogliono annullarne l’autorità. Leggono la Bibbia o ne ascoltano gli insegnamenti impartiti dal pulpito solo per criticare le Scritture o il sermone. Molti invece, diventano increduli unicamente per giustificarsi e per scusarsi di aver trascurato il proprio dovere. Altri adottano questo scetticismo per indolenza o per orgoglio. Troppo amanti della propria comodità per distinguersi facendo qualcosa di positivo, che esige impegno e rinuncia, essi cercano di apparire saggi criticando la Bibbia. Vi sono molte realtà che la mente umana, non illuminata dalla saggezza divina, non può comprendere ed essi ne approfittano per lasciarsi andare alla critica. Non mancano, poi, quelli che ritengono sia una vera e propria virtù sostenere l’incredulità, lo scetticismo e l’ateismo. Sotto un’apparenza di candore, queste persone sono animate dall’orgoglio e da un senso di superiorità. Molti si dilettano a cercare nella Scrittura qualcosa che possa mettere in imbarazzo gli altri. Criticano, partendo da un punto di vista errato, per il semplice desiderio di polemizzare e non si rendono conto che in questo modo finiscono per cadere in una trappola. Avendo espresso apertamente la propria incredulità, si sentono in qualche modo indotti a mantenere la loro posizione e così si uniscono ai malvagi, precludendosi ogni possiblità di ottenere la vita eterna.
Dio ha presentato nella sua Parola prove sufficienti del suo carattere divino.
Le grandi verità, relative alla nostra redenzione, sono esposte chiaramente e grazie all’aiuto dello Spirito Santo, promesso a coloro che lo cercano sinceramente, tutti le possono comprendere. Dio ha dato agli uomini una solida base sulla quale costruire la loro fede.
Le loro menti limitate non possono capire completamente i piani e gli obiettivi dell’Essere infinito. Noi non potremo mai scrutare i misteri della natura di Dio e quindi non dobbiamo cercare di sollevare con mano presuntuosa il velo che nasconde la maestà divina. L’apostolo Paolo esclama: “…Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi, e incomprensibili le sue vie!” Romani 11:33. Quello che possiamo comprendere del piano di Dio e dei motivi che lo animano, sono il suo immenso amore e la sua grande misericordia uniti a una potenza infinita.
Il nostro Padre celeste dispone di tutto con sapienza e giustizia e noi, invece di essere scontenti o sfiduciati, dovremmo inchinarci a lui con rispettosa sottomissione. Allora egli ci rivelerà molti dei suoi propositi, nella misura in cui naturalmente è utile conoscerli: in ogni caso dobbiamo però confidare nella sua onnipotenza e nel suo amore.
Sebbene Dio ci abbia fornito prove sufficienti per sostenere la nostra fede, egli non eliminerà mai i pretesti per non credere. Tutti coloro che cercano degli appigli per motivare i propri dubbi, li troveranno. Chi rifiuta di accettare la Parola di Dio e di ubbidire ad essa, fino a quando non saranno state eliminate tutte le obiezioni e non esisterà più nessuna possibilità di dubbio, non perverrà mai alla conoscenza.
La mancanza di fiducia in Dio è la conseguenza naturale di un cuore non rigenerato, che si trova in conflitto con il Creatore. La fede invece, è frutto dello4 Spirito Santo e fiorisce solo se viene coltivata. Nessuno può essere forte nella fede senza un vero impegno. L’incredulità si rafforza quando è incoraggiata.
Se gli uomini, invece di basarsi sulle prove offerte loro da Dio per fortificare la loro fede, si permettono di discutere e di cavillare, si accorgeranno che i loro dubbi si radicheranno sempre più.
Coloro che dubitano delle promesse di Dio e non confidano nella sua grazia, lo disonorano; il loro influsso, invece di attrarre altri al Cristo, li allontana da lui. Essi sono come alberi sterili che stendono il loro fogliame, impedendo ai raggi del sole di riscaldare le altre piante, che quindi declinano e muoiono nell’ombra raggelante. L’opera di questi eterni dubbiosi sarà una testimonianza contro di loro. Il seme del dubbio e dello scetticismo che hanno sparso, produrrà inevitabilmente dei frutti.
Per quanti desiderano onestamente sbarazzarsi del dubbio, c’è una sola cosa da fare: astenersi dal discutere e dal cavillare su ciò che non capiscono, approfittare della conoscenza che hanno ricevuto ed essa aumenterà. Se assolveranno quei doveri che risultano chiari alla loro mente: non tarderanno a comprendere e a compiere quelli sui quali hanno ancora dei dubbi.
Satana può presentare una contraffazione così convincente della verità da ingannare coloro che vogliono lasciarsi sedurre e che desiderano evitare la rinuncia e il sacrificio richiesti dalla verità. Ma egli non può dominare un solo essere che desideri onestamente e a qualunque costo conoscere la verità. Gesù è la verità e “la vera luce che illumina ogni uomo…” Giovanni 1:9. Lo Spirito della verità è venuto nel mondo per guidare gli uomini in tutta la verità. Gesù ha detto: “…cercate e troverete…” Matteo 7:7. “Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio…” Giovanni 7:17.
I discepoli del Cristo non si rendono conto dei complotti che Satana e i suoi seguaci ordiscono contro di loro. Ma colui che regna nei cieli farà in modo che tutto contribuisca alla realizzazione dei suoi obiettivi. Il Signore permette che il suo popolo affronti la tentazione non perché ama vederlo soffrire, ma perché sa che questa prova è necessaria per la vittoria finale. La sua gloria non li mette al riparo da ogni tentazione, in quanto lo scopo della prova è prepararli a resistere a tutte le lusinghe del male.
Se i credenti contano sulle promesse di Dio, se confessano e abbandonano i loro peccati e offrono all’Eterno dei cuori sottomessi e pentiti né i malvagi né i demoni potranno ostacolare l’opera di Dio o impedire che egli sia presente in mezzo al suo popolo. Ogni tentazione, ogni influsso, siano essi evidenti o nascosti, possono essere respinti vittoriosamente: “…Non per potenza né per forza, ma per lo spirito mio, dice l’Eterno degli eserciti”. Zaccaria 4:6.
“…Gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro supplicazioni… chi è colui che vi farà del male, se siete zelanti del bene?” 1 Pietro 3:12, 13. Quando Balaam, allettato dalla promessa di una ricca ricompensa, praticò i suoi incantesimi contro Israele e tramite i sacrifici offerti al Signore cercò di sollecitare una maledizione sul suo popolo, lo Spirito di Dio impedì che il suo obiettivo si realizzasse ed egli fu costretto a esclamare: “Come farò a maledire? Iddio non l’ha maledetto. Come farò ad esecrare? L’Eterno non l’ha esecrato… Possa io morire della morte dei giusti, e possa la mia fine esser simile alla loro!” Numeri 23:8, 10. Dopo un nuovo sacrificio il profeta infedele dichiarò: “Ecco, ho ricevuto l’ordine di benedire; egli ha benedetto; io non revocherò la benedizione. Egli non scorge iniquità in Giacobbe, non vede perversità in Israele. L’Eterno, il suo Dio, è con lui, e Israele lo acclama come suo re… In Giacobbe non v’è magia, in Israele, non v’è divinazione; a suo tempo vien detto a Giacobbe e ad Israele qual è l’opera che Iddio compie”. Numeri 23:20, 21, 23. Per la terza volta Balaam fece costruire degli altari per maledire. Ma tramite le sue labbra ribelli lo Spirito di Dio fece proclamare la prosperità dei suoi eletti e condannare la follia e la malvagità dei loro nemici: “…Benedetto chiunque ti benedice, maledetto chiunque ti maledice!” Numeri 24:9.
A quell’epoca il popolo d’Israele era fedele a Dio e finché perseverò nell’ubbidienza alla sua legge, nessuna potenza terrena o infernale riuscì ad avere il sopravvento. Ma Balaam, non potendo pronunciare la maledizione contro il popolo di Dio, riuscì ad attirarla su di lui inducendolo a peccare.
Quando gli israeliti trasgredirono i comandamenti di Dio si separarono da lui e subirono le conseguenze del male.
Satana è consapevole che anche l’uomo più debole che si affida al Cristo è un temibile avversario per gli eserciti delle tenebre e se lo attaccasse apertamente verrebbe affrontato e sconfitto. Egli cerca allora di far allontanare i soldati della croce dalla loro fortezza per tendere un’imboscata, pronto a distruggere tutti coloro che si avventurano sul suo terreno. La nostra sicurezza si trova solo nell’umile fiducia in Dio e nell’ubbidienza ai suoi comandamenti.
Nessun uomo è al sicuro per un solo giorno o per una sola ora, senza la preghiera. Invochiamo Dio, in modo speciale, per ricevere quella sapienza che permette di comprendere la sua Parola. In essa sono rivelate le astuzie del tentatore e indicati i mezzi per potergli resistere con successo. Satana è esperto nel citare le Scritture e le interpreta a modo suo per farci cadere.
Studiamo quindi la Bibbia con umiltà, senza mai perdere di vista la nostra dipendenza da Dio. Dovremmo sempre vegliare per vincere le tentazioni di Satana, dobbiamo pregare costantemente e con fede: “…e non ci esporre alla tentazione…”! Matteo 6:13.