
L’istruzione incentrata sulla missione nelle scuole avventiste. Approvate le linee guida per formare i gruppi domestici.
Notizie Avventiste – Le scuole avventiste si sono ampiamente riprese dopo la pandemia di Covid-19. È quanto emerge dal rapporto del Dipartimento Educazione della Chiesa mondiale (CG) presentato al Consiglio di primavera del Comitato esecutivo della CG, il 9 aprile. L’istruzione primaria segue un recupero più rapido mentre quella secondaria ha ancora slanci di ripresa. Attualmente, nel mondo, più di 2,3 milioni di alunni e studenti sono iscritti in 120 college e università, e nelle circa 10.500 scuole della denominazione.
“Cogliamo l’occasione per ringraziare gli educatori che lavorano in prima linea e ogni giorno portano avanti la missione nelle classi” ha dichiarato Lisa Beardsley-Hardy, responsabile del Dipartimento Educazione alla GC.
Negli ultimi 18 mesi, sono stati organizzati quattro incontri di formazione, sul tema “Educare alla missione”, in Indonesia, Europa, Perù e Africa, per preparare i docenti all’opera missionaria. I battesimi nelle scuole continuano a mostrare il positivo impatto evangelistico dell’istruzione avventista: 40.204 battesimi nel 2022 e 46.003 nel 2023.
“Le nostre scuole sono campi di missione fruttuosi” ha osservato Beardsley-Hardy “che preparano a risultati accademici più alti” e aiutano a coltivare la fede personale di giovani e ragazzi.
Approvate le linee guida per i gruppi domestici
Il secondo giorno del Consiglio di primavera, tenuto negli Stati Uniti, si è concluso con l’approvazione delle linee guida per formare i gruppi domestici.
I dirigenti avevano già parlato di questi nuovi nuclei di credenti al Consiglio annuale del 2024. Quindi, il Comitato del Manuale di chiesa aveva ricevuto l’incarico di formulare le linee guida ufficiali che regoleranno la formazione di queste “chiese” particolari.
Gerson Santos, segretario associato della denominazione mondiale, ha presentato il documento e ha osservato che, sebbene le espressioni “gruppi domestici” e “chiese domestiche” verranno usate in modo intercambiabile nel Manuale, sarà preferita la dicitura “gruppi domestici”.
Lo scopo, secondo Santos, è quello di sostenere la missione globale della Chiesa avventista, soprattutto nelle aree in cui il culto pubblico tradizionale può essere limitato, e ha evidenziato il precedente biblico.
“Ai tempi del Nuovo Testamento, i primi cristiani si riunivano nelle case. Oggi, un approccio relazionale simile può avvenire nei gruppi domestici, permettendo così la formazione di discepoli in regioni in cui il culto aperto è proibito” ha spiegato Santos.
Durante la discussione, i delegati del Consiglio di primavera hanno chiarito la differenza tra gruppi domestici e piccoli gruppi. I piccoli gruppi si riuniscono di solito durante la settimana e poi le persone frequentano una chiesa locale il sabato, mentre i gruppi domestici svolgono servizi di culto completi nelle case o in luoghi concordati.
Richard McEdward, presidente dell’Unione avventista del Medio Oriente e Nord Africa (MENA), ha avvalorato la decisione, sottolineando la necessità dei gruppi domestici nel territorio della sua Unione.
[Foto e fonte: ANN]
La voce Chiesa mondiale. Educazione e chiese nelle case è stata pubblicata per la prima volta su HopeMedia Italia.