
Come sta il tuo cuore? Non solo a livello cardiologico, ma soprattutto dal punto di vista spirituale.
Beth Thomas – In America, febbraio è il Mese del Cuore, un periodo dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla salute di questo organo vitale grazie alle iniziative dell’American Heart Association (anche in Italia diverse realtà ospedaliere organizzano screening per la salute cardiologica in questo periodo dell’anno ndt). Un’opportunità per concentrarsi sulla cura fisica del cuore, e un invito a riflettere sul nostro cuore spirituale.
La Scrittura usa spesso il cuore come metafora del nostro essere interiore, i pensieri, le emozioni e la nostra relazione con Dio. Di seguito, allora, alcuni riferimenti biblici che ci ispirano a prenderci cura di entrambe le dimensioni, fisica e spirituale.
Proteggi il tuo cuore
Proverbi 4:23 dice: “Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita”. Proprio come ci prendiamo cura del nostro cuore fisico mangiando bene e allenandoci, dobbiamo proteggere il nostro cuore spirituale, filtrando ciò che lasciamo entrare nella nostra vita. Immaginiamo uno steccato attorno a un giardino: le influenze dannose sono come le erbacce che soffocano una crescita sana. La preghiera regolare, lo studio della Bibbia e le amicizie guidate da Dio sono come “l’acqua” che nutre il nostro giardino interiore. Riflettiamo sulla nostra “dieta spirituale” accanto a quella alimentare. Ci nutriamo di informazioni, conversazioni o abitudini che sollevano il nostro cuore o lo danneggiano?
Un cuore puro
Nel Salmo 51:10 leggiamo: “O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo”. La salute del cuore implica mantenere le arterie pulite e libere da ostruzioni, proprio come la nostra vita spirituale ha bisogno di purificazione dal peccato e dall’acredine. Il peccato agisce come una placca nelle nostre arterie spirituali, si accumula, bloccando il flusso dell’amore e della gioia di Dio.
Riflettiamo su quelle aree nelle quali potremmo aver bisogno del perdono e della grazia di Dio per detergerci. Proprio come i medici prescrivono cambiamenti nello stile di vita per migliorare la salute del cuore, Dio indica la confessione, il pentimento e la fiducia nella sua misericordia.
Ama con tutto il tuo cuore
Gesù insegnò: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Matteo 22:37). L’American Heart Association incoraggia a mantenere il nostro cuore forte per condurre una vita vibrante. Allo stesso modo, Dio desidera che lo amiamo con un cuore completamente vivo e devoto a lui.
Un esempio pratico per i bambini è quello della torcia che, senza batterie, è come un cuore senza amore, vuoto e incapace di illuminare. Dio ci riempie del suo amore, permettendoci di diffondere la sua luce agli altri.
Un cuore compassionevole
Efesini 4:32 dice: “Siate invece gli uni verso gli altri benevoli e misericordiosi, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo”. Proprio come un cuore sano pompa il sangue che dà vita al corpo, il cuore spiritualmente in salute trabocca di compassione e bontà.
Approfittiamo del Mese del Cuore come di un’occasione per raggiungere gli altri. Mostriamo gentilezza a un vicino, perdoniamo qualcuno, incoraggiamo un amico. I piccoli gesti d’amore sono come un esercizio per il cuore, costruiscono forza nel tempo. E mentre seguiamo l’invito a prenderci cura del nostro organo vitale, approfondiamo anche la salute spirituale. La Parola di Dio offre saggezza per entrambi. Nel momento in cui rafforziamo il cuore fisico, cerchiamo anche la potenza trasformante di Dio per nutrire cuori puri, protetti e traboccanti del suo amore. In questo mese di febbraio onoriamo Dio prendendoci cura dei cuori fisici e spirituali che ci ha affidato. Dopo tutto, ogni cosa che facciamo proviene da essi.
(Beth Thomas è vice caporedattrice di Adventist Review).
[Fonte: adventistreview.org / Tradotto da Veronica Addazio]
La voce Controllo del battito è stata pubblicata per la prima volta su HopeMedia Italia.