
Come interpretare l’invito di Gesù? Di quali ricchezze ci parla nei Vangeli?
Ángel Manuel Rodríguez – Come posso raccogliere e depositare tesori in cielo?
Nel tentativo di condividere alcuni degli elementi più rilevanti per rispondere alla domanda, citerò Matteo 6:19-21 e il suo contesto. Definirò “tesoro” la ricchezza o le cose che per noi hanno valore e che possediamo sotto forma di proprietà, denaro, investimenti, ecc.
La ricchezza è cosa buona
Gesù vede gli esseri umani come creature che, al pari delle formiche (cfr. Proverbi 6:6-8), cercano, raccolgono e immagazzinano per sicurezza. Il Signore sembra suggerire che accumuliamo ricchezze perché l’inaspettato può accadere in qualsiasi momento e vogliamo affrontarlo in modo responsabile e costruttivo. Cerchiamo e ricaviamo, ma ciò di cui abbiamo bisogno è un luogo sicuro dove preservare il tesoro. Per Gesù, il tesoro in sé va bene, ma la cosa più importante è il luogo in cui lo conserviamo. Se troviamo quello giusto, potremo finalmente riposare. Il posto che scegliamo influenzerà la nostra vita, perché rivelerà i nostri veri valori: “Perché dov’è il tuo tesoro [cioè il luogo], lì sarà anche il tuo cuore” (Matteo 6:21).
Due opzioni
Secondo Gesù, abbiamo solo due possibilità: il cielo o la terra. Nel sermone sul monte (Matteo 6), Gesù ha già indicato che sulla terra il nome di Dio non è santificato (v. 9) e la sua volontà non è fatta (v.10). Le nostre ricchezze non sono al sicuro sulla terra, perché minacciate dalle forze distruttive della natura e dall’egoismo umano. Conservare i nostri tesori sulla terra significa che, alla fine, rimarremo a mani vuote. Gesù ci offre il cielo, il regno dei cieli, come il luogo migliore, poiché è caratterizzato dallo shalom (pace), e coloro che vi collocano i propri tesori sperimenteranno lo shalom. In cielo non c’è male né nella natura né nel cuore umano.
Valuta celeste
Non possiamo depositare oro, argento, denaro, immobili, ecc., nella banca celeste. Perché la ricchezza sia conservata in cielo, deve essere convertita in valuta celeste. In realtà, il nostro capitale è la nostra stessa vita, e i tesori sono il risultato di come la utilizziamo. Di conseguenza, un tesoro versato in cielo ha più a che fare con il modo in cui usiamo e amministriamo i nostri beni terreni, e con le nostre motivazioni e pratiche, piuttosto che con il tesoro materiale in sé. Questo significa, innanzitutto, che la ricchezza deve essere usata secondo la regola d’oro: “Tutte le cose, dunque, che voi volete che gli uomini vi facciano, anche voi fatele a loro” (Matteo 7:12). Le nostre risorse dovrebbero essere impiegate per benedire gli altri.
In secondo luogo, il nostro tesoro dovrebbe essere posto al servizio esclusivo del Signore: “Nessuno può servire due padroni… Voi non potete servire Dio e Mammona [la ricchezza]” (Matteo 6:24).
In terzo luogo, accumulare il nostro tesoro in cielo significa dover reimpostare le nostre priorità: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più” (Matteo 6:33). Gesù ribadisce che l’essere umano è per natura un ricercatore, ma che nella sua indagine deve dare priorità al regno di Dio.
La nostra vita e tutto ciò che possediamo dovrebbero essere investiti nella promozione del regno di Dio. Di conseguenza, restituiamo la decima delle nostre ricchezze e facciamo offerte sostanziose per l’edificazione del regno di Dio sulla terra. Se il tesoro è depositato in cielo attraverso il modo in cui lo usiamo sulla terra e con le giuste motivazioni, allora il nostro capitale finale sarà un carattere simile a quello di Gesù, che verrà preservato per tutta l’eternità.
(Ángel Manuel Rodríguez, dottore in teologia, ha servito come pastore, professore e teologo. Ora è in pensione)
[Fonte: adventistreview.org / Tradotto da Veronica Addazio]
[Immagine di copertina: Pexels su pixabay.com]
La voce Fatevi tesori in cielo è stata pubblicata per la prima volta su HopeMedia Italia.