Guidati dallo Spirito Santo

I primi 33 anni di fede in Albania.

Notizie Avventiste – Ampi sorrisi e abbracci calorosi sono stati il preludio alla festa programmata in Albania. Così, dopo giorni freddi e nuvolosi, il sole brillava sabato 12 aprile a Tirana, quasi ad accogliere gli avventisti arrivati da ogni parte, pronti a ringraziare Dio per i 33 anni della Chiesa nel Paese. Il “Festival della fede” è una tradizione annuale che unisce i membri delle chiese avventiste locali, per adorare Dio e celebrare la sua guida in tutta l’Albania.

“Vieni, Spirito Santo” è stato il tema di quest’anno, integrato da un appello alla missione e un invito alla rinascita. Durante l’evento, è stato lanciato ufficialmente il libro Hapat Drejt Rizgimit Shpirtëror (Passi verso il risveglio spirituale). Edito dal Dipartimento delle Pubblicazioni della Chiesa in Albania, il volume è interamente dedicato all’opera dello Spirito Santo.
“Chi studierà attentamente questo libro, riflettendo sui testi e sui messaggi biblici, sperimenterà un vero risveglio personale, ha commentato il past. Gentian Thomollari, direttore editoriale “La mia speranza è di vedere i nostri membri pieni di passione e di Spirito Santo, del quale abbiamo bisogno!”.

Solide radici
Per molti, l’evento ha rappresentato anche un’opportunità per ricollegarsi alle proprie radici e al proprio patrimonio spirituale. L’avventismo arrivò in Albania durante il regime comunista, quando, negli anni ’30, Daniel Lewis, un farmacista albanese formatosi all’Università di Harvard (Stati Uniti), tornò in patria con un unico scopo: condividere la sua fede. Nonostante la sorveglianza e la repressione, riuscì a dar vita a un gruppo di studio della Bibbia. Meropi Gjika fu tra i primi partecipanti. Per oltre 40 anni, la donna mise da parte la decima dei suoi guadagni, in attesa del giorno in cui avrebbe potuto essere battezzata. Quel momento arrivò il 18 aprile 1992, data che segnò l’inizio ufficiale della Chiesa avventistain Albania. Accanto a Meropi c’era Violeta Mita, anche lei tra le prime a essere battezzata.

Tre decenni dopo, Mita si è presentata all’evento di Tirana come testimone vivente della fedeltà di Dio.
“Sono felice di essere oggi nella mia chiesa. Ricordo il mio battesimo con tanta nostalgia. È stato bello!”, ha ricordato. Riflettendo sul suo cammino di fede, ha aggiunto: “Avevo bisogno di un posto dove appoggiarmi, perché ci sono così tante lotte umane su questa terra. E ho scoperto, e dimostrato, che la presenza di Gesù e dello Spirito Santo nella mia vita mi ha dato la forza di affrontarle tutte”.

Unità e lode
Il past, Zlatko Musija, presidente dell’Unione avventista dell’Adriatico, ha tenuto la predicazione e ha incoraggiato le persone a dipendere pienamente dallo Spirito Santo. Ha poi osservato: “Mi piace sempre stare con la famiglia della chiesa in Albania… È essenziale che ogni chiesa locale viva momenti come questo, in cui possiamo lodare Dio, riflettere su argomenti importanti e prendere decisioni insieme”.

Quando il sole ha iniziato a tramontare, i partecipanti sono tornati alle loro case, portando nel cuore la fiamma viva della missione.
“Il Festival della fede è stato più di una commemorazione. È stato un’espressione di gratitudine per la bontà di Dio, un atto di culto collettivo e sincero” ha commentato Delmar Reis, presidente della Missione albanese e organizzatore dell’evento “Abbiamo ricordato il passato, come Dio ci ha guidato nel corso degli anni. Ma siamo anche invitati a guardare avanti. Abbiamo ancora una missione: continuare l’opera iniziata nel passato, fino al ritorno di Gesù”.

[Foto: Missione albanese. Fonte: tedNews

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