
Sara Civerchia – Dal 15 al 17 marzo, si sono tenuti a Jesi (AN) due eventi della chiesa avventista: il Global Youth Day (GYD) e l’inizio della Settimana di preghiera itinerante dei giovani.
GYD
Essendo alla prima esperienza nel dipartimento jesino della gioventù, non sapevo in cosa consistesse con precisione l’iniziativa. Quindi, in accordo con il past. Gionatan Breci, mi sono buttata in questa esperienza. Tutta la chiesa si è impegnata parecchio per la buona riuscita dell’evento che è stato costruttivo e di aiuto per i ragazzi, e ne sono scaturite anche delle benedizioni.
Tra le difficoltà organizzative e il meteo incerto, il Signore ha ascoltato le nostre preghiere, permettendoci di portare a compimento questo bellissimo progetto. Abbiamo realizzato varie postazioni lungo il corso della città, che è zona pedonale, preparate dai ragazzi a scopo di evangelizzazione. È seguito il concerto di lode “Sulla strada della speranza”, del gruppo musicale cristiano “God on the road”. Era aperto al pubblico e la chiesa di San Niccolò, affittata per l’occasione, era piena. Sono venuti ragazzi di varie comunità avventiste (Bologna, Forlì, Pesaro, Scafa, Bari, Perugia, Pratovecchio, Roma), per un totale di circa 90 giovani che, insieme ai ragazzi di Jesi, hanno partecipato al Global Youth Day del 15 marzo, giornata mondiale della gioventù avventista.
Settimana di preghiera
Nelle due serate successive è iniziata, proprio qui a Jesi, la Settimana di preghiera dei giovani, con ospite il past. Gustavo Squarzon. Le sue riflessioni sono state molto interessanti per coloro che hanno partecipato, tanto che alcuni giovani che il lunedì avevano altri impegni, di studio o di altra natura, hanno deciso di partecipare ugualmente alla riunione in presenza, incontrando non poche difficoltà. Entrambe le serate si sono poi concluse con due cene che hanno rafforzato i rapporti dei giovani locali con lo staff nazionale, lasciando in tutti dei bei ricordi e dandoci una nuova carica per proseguire nella strada che stiamo percorrendo.
In seguito a tali giornate speciali, alcuni ragazzi hanno deciso di intraprendere il percorso di studio della Bibbia, altri sono stati incoraggiati a partecipare ai campeggi estivi. Insomma, possiamo dire che il bilancio di questi due eventi è stato decisamente positivo per la nostra chiesa. Personalmente, ciò che più mi ha fatto piacere è stato il messaggio di una ragazza in cui ringraziava per l’organizzazione dell’evento, dicendo che le era rimasto un bellissimo ricordo. Ciò è bastato per ripagarci di tutta la fatica e donarci nuove forze per proseguire nel nostro impegno.
Credo che questo sia lo scopo di tutti noi che siamo a contatto con i giovani: creare in loro dei bei ricordi, perché sono quelli che restano nella mente ma soprattutto nel cuore, e li aiutano a vedere la chiesa più vicina a loro, a sentirsi parte attiva di un gruppo. Abbiamo gettato un piccolo seme nella speranza che crescerà giorno dopo giorno nei loro cuori. Come dice il testo biblico di Ecclesiaste: “Getta il tuo pane sulle acque, perché con il tempo lo ritroverai” (Ec 11:1, CEI).
[Immagine pervenuta dalla comunità in oggetto]
La voce Jesi. Giornata mondiale e inizio Settimana di preghiera dei giovani è stata pubblicata per la prima volta su HopeMedia Italia.