Lombardia. Nuovo incontro della Consulta delle religioni

Al centro della discussione, la costituzione di un Comitato interfedi per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Patrizia Evola – Dopo l’invito all’inaugurazione dell’anno giudiziario del TAR della Lombardia lo scorso marzo, il past. Daniele La Mantia, in qualità di delegato per le chiese protestanti, ha partecipato alla seduta di lavoro del Tavolo della Consulta regionale per l’integrazione e la promozione del dialogo interreligioso, tenuta il 7 maggio a Milano, nel Palazzo Lombardia. Era presente il presidente Attilio Fontana che, nel dare il suo saluto, ha augurato un proficuo lavoro in quello che vuole essere non solo dialogo ma reciproca conoscenza e lavoro, uniti per il bene della comunità lombarda.

In modo particolare si è parlato della costituzione di un Comitato interfedi per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Fra i vari compiti di questo Comitato vi è quello di chiedere all’ONU una risoluzione per la tregua olimpica e produrre un manifesto per la pace da parte delle religioni. Inoltre, assicurerà supporto spirituale agli atleti che lo chiedono, o partecipazione alle liturgie qualunque sia la fede professata. Vi saranno spazi neutri dedicati all’interno dei villaggi olimpici, e la disponibilità dei ministri di culto per il servizio di cappellania a cui, tra l’altro, il past. La Mantia ha dato disponibilità da parte della Chiesa avventista.

Ricordiamo che il Comitato interfedi non è una novità in Italia, venne organizzato già in seno alle Olimpiadi di Torino 2006 per offrire servizi religiosi agli atleti e alle atlete durante i Giochi.

La Consulta continua a lavorare per realizzare una mappatura delle iniziative interreligiose e delle singole fedi, così da comunicarle alla cittadinanza. Si lavora, inoltre, alla produzione di un fascicolo per spiegare le comunità religiose in Lombardia, che si vorrebbe poi stampare.
Non sono mancati vari interventi, fra cui quelli del past. La Mantia per evidenziare problematiche riguardanti: la difficoltà di accesso semplice e diretto a strutture quali ospedali, hospice, carceri, per l’assistenza spirituale; la burocrazia molto difficoltosa per l’ottenimento di permessi per iniziative, manifestazioni e spazi pubblici.

La Consulta ha un’elevata importanza perché non si limita al semplice dialogo, ma lavora affinché tutte le fedi siano concretamente integrate nel rispetto di tutti.

Daniele La Mantia, pastore delle chiese avventiste di Milano, Milano ucraina e Pavia, è stato invitato lo scorso marzo all’inaugurazione dell’anno giudiziario del TAR della Lombardia.

[Foto: Patrizia Evola] 

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