Oltre le panche

La Chiesa nordamericana invita a fare la differenza nella società.

Notizie Avventiste – Per anni, la chiesa avventista “White Memorial” di Los Angeles, in California, è stata considerata la comunità a cui non importava nulla.
“Vi vediamo ogni sabato con i vostri abiti eleganti e i tacchi alti, con le vostre enormi Bibbie sottobraccio. Ma sappiamo che, sebbene siate qui, non fate parte di noi” aveva detto un esponente del Consiglio comunale al nuovo pastore della chiesa, Manny Arteaga.

A gennaio 2025, tutto è cambiato.

Martedì 7 gennaio, durante una settimana di preghiera per definire la propria visione, Arteaga e i dirigenti della sua comunità hanno subito tre blackout a causa dei forti venti. La mattina dopo, si sono svegliati con “l’immagine che la città che amiamo, il nostro campo di missione, la nostra casa, era in fiamme”, ha raccontato Arteaga durante l’eHuddle 2025, un incontro di riflessione sull’evangelizzazione e la leadership organizzato dalla Regione nordamericana (NAD) della denominazione presso la Andrews University di Berrien Springs, in Michigan.

Oltre 400 dirigenti, pastori, studenti di teologia e docenti hanno ascoltato attentamente lo svolgersi della storia. Mentre gli incendi devastavano Los Angeles, costringendo alle evacuazioni, due membri di chiesa hanno cercato rifugio nella White Memorial. Senza avere un piano, i dirigenti hanno aperto le porte agli sfollati. Gli incontri di preghiera sono continuati, con una supplica costante sulle labbra: “Dio, usaci e stupiscici”. E il Signore ha risposto.

Da un piccolo tavolo con acqua e snack, siamo passati rapidamente ad avere una specie di supermercato di provviste, sostenuto dalle donazioni della Camera di Commercio, della Croce Rossa Americana, dei monaci buddisti, dei massoni e di altri. Situata tra le zone devastate dagli incendi di Palisades e Altadena, la chiesa è diventata, e rimane, un rifugio per i più vulnerabili: badanti, giardinieri, bambinaie, collaboratrici domestiche e altri che hanno perso i loro mezzi di sussistenza. Per la prima volta, la chiesa e la collettività si sono unite.

Un commosso past. Arteaga ha condiviso le parole della figlia quattordicenne che camminava in lacrime tra i prodotti alimentari raccolti, dicendo: “Papà, non riesco proprio a credere che questa sia la nostra chiesa”. La sua affermazione rifletteva il profondo impatto del servizio della White Memorial. Il pastore ha osservato che questo impegno ha contribuito a costruire la fiducia nelle famiglie che affrontano la paura e l’incertezza dovute alle misure di controllo dell’immigrazione, e ha trasformato il ruolo della chiesa nella società. Ha quindi concluso: “Spero e prego che i vostri figli e nipoti possano dire lo stesso della vostra chiesa”.

Questa è stata una delle tante e toccanti testimonianze raccontate durante il decimo eHuddle annuale, svolto in inglese il 24 e 25 febbraio e in spagnolo il 26 febbraio 2025, che ha raggiunto migliaia di persone tramite Facebook e YouTube. Gli spettatori online hanno anche potuto assistere alle interviste dietro le quinte con tutti i relatori.

Buone pratiche in nord America
Con il progetto “Pentecoste 2025”, la NAD ha in programma almeno 3.000 iniziative, alcune già in corso, tra attività di testimonianza, presentazioni, panel e dibattiti, per sottolineare il ruolo vitale dello Spirito Santo nell’evangelizzazione. Paulo Macena, della NAD, ha descritto lo Spirito come “il potere nascosto”, citando il testo biblico di Zaccaria, che dice: “… ‘Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio’, dice il Signore” (Za 4:6).

Ogni sessione di incontri ha anche rispecchiato la definizione di evangelizzazione della Regione e le sue sette azioni chiave: amare, pregare, servire, battezzare, equipaggiare, piantare e rivitalizzare.

Bob Winsor, pastore della comunità avventista di Nepean, in Ontario (Canada), è stato tra i relatori che hanno condiviso i segreti di una trasformazione della chiesa guidata dallo Spirito Santo. Quando iniziò a lavorare a Nepean, la comunità era ferma a 100 membri, era monoculturale e aveva un’età media di 55 anni. Oggi vanta 250-300 frequentatori settimanali provenienti da 47 culture, con il 70% dei membri di età inferiore ai 45 anni. Winsor ha attribuito questa crescita alla definizione di una visione e di una missione convincenti e basate sulla preghiera, alla soddisfazione del bisogno di appartenenza delle persone e al coinvolgimento dei membri di chiesa nelle attività di testimonianza pratica nella collettività.

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[Foto e fonte: NAD

La voce Oltre le panche è stata pubblicata per la prima volta su HopeMedia Italia.